SOLUZIONE ENZIMATICA
Brevettata.
La soluzione enzimatica è in grado di favorire la completa scheletrizzazione dei resti da esumazioni ed estumulazioni. Questi così trattati, possono essere reinumati per soli due anni anziché cinque, come stabilito dalla circolare del ministero cella Sanità 31.07.1998, n° 10, ottenendo quindi una più veloce rotazione, scopo del provvedimento. Tale soluzione enzimatica, testata dall’Università di Genova, istituto di Igiene e medicina Preventiva – Cattedra di Igiene Ambientale- si è dimostrata efficace sia nella scheletrizzazione dei resti, sia nella riattivazione dei terreni ormai “esauriti” per le ripetute inumazioni. La soluzione enzimatica della CmR potrebbe inoltre essere posta all’interno del fer-etro al momento della sua chiusura, eliminando così il fenomeno del ritrovamento dei resti inconsunti, al termine del ciclo di inumazione o tumulazione.
La soluzione enzimatica è pronta all’uso, e di facile applicazione e non richiede particolari cautele da parte degli operatori, all’infuori della normale diligenza. Il metodo brevettato prevede di versare il contenuto del flacone nell’accluso sacchetto biodegradabile in mater-13i, annodarlo, depositandolo sui resti da eliminare, o sulla salma, se introdotto al momento della chiusura del feretro. Dopo poco tempo il sacchetto di biodegraderà, lasciando fuoriuscire la soluzione enzimatica che inizierà la sua azione.
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